I bollettini della guerra 1915-1918
Nell’Alto Noce le nostre artiglierie aprirono il fuoco contro trinceramenti nemici costruiti di fronte alle posizioni da noi recentemente conquistate
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Fortunatamente non si ebbero a lamentare danni di sorta, né alle persone, né al materiale.
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nemica insiste nel tirare sugli abitati retrostanti alle nostre linee.
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Il sommergibile francese «Papin», aggregato alle nostre forze navali, silurò il giorno 9 corrente nel medio Adriatico, presso Capo Planka a ovest di
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ed audacia, i nostri alpini raggiunsero i trinceramenti nemici e li assalirono, e in parte li distrussero, ritornando poi alle proprie posizioni
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Lungo tutta la fronte d’attacco, dalle aspre balze del Rombon agli insidiosi pendii boscherecci del Javorcek e alle nude rocce del Lipnik, le nostre
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a «shrapnell». Il bosco andò in preda alle fiamme.
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Sul Carso, nella passata notte, respingemmo insistenti tentativi fatti dal nemico per avvicinarsi alle nostre linee.
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Alle foci del Timavo, riparti di assalto, che, col sostegno di ondate di fanteria, muovevano contro la nostra posizione di estrema destra, furono
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Il giorno 16 il nemico fece brillare una grossa mina dinanzi alle nostre posizioni della Cengia Martini (Piccolo Lagazuoi). La vigilanza e la
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allarme l’avversario producendogli perdite e recando danni alle sue opere di difesa.
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In regione Tonale le artiglierie spiegarono azioni particolarmente intense. Alle precise raffiche delle nostre batterie sulle sue posizioni, l
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avamposti respinsero nuclei nemici che si avvicinavano alle nostre linee.
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Riparti che tentavano avvicinarsi alle nostre posizioni ad oriente del Lago di Ledro e a nord dell’Altissimo, vennero prontamente annientati e
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Un reparto nemico che tentava avvicinarsi alle nostre linee sul Monte Asolone, prontamente contrattaccato volse in fuga, lasciando alcuni prigionieri
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Corno (Vallarsa) e nelle regioni del Grappa nuclei avversari che, appoggiati da artiglieria, tentavano avvicinarsi alle nostre linee, vennero
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Tentativi di riparti di assalto avversari fallirono dinanzi alle nostre linee a sud di Mori, a Monte Corno (Vallarsa) a nord del Grappa e ad oriente
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Tentativi di nuclei avversari fallirono dinanzi alle nostre posizioni di Cima Cadi (Tonale) del Col del Rosso e del Col d’Echele (Altipiano di Asiago
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